Che contrazione ed espansione siano una elementare manifestazione del Dao. Quello che vuoi contrarre devi prima espandere, dice Laozi. Prima di partire per un che di impegnativo, accumuliamo energia nella direzione opposta. Ci concentriamo a lungo prima di una prova impegnativa. Fatto sta che dopo un mese di astensione dai cereali, con l’unica eccezione, nell’ultima settimana, di un paio di bicchieri di vino di riso (all’inizio non ci avevo pensato, poi ho ignorato la cosa), è bastato che il capo del French Cafe mi desse la ricetta del pane perché il pomeriggio dopo andassi a comprare un forno. Da quattro giorni casa è diventata una panetteria, ancora non abbiamo messo su la pasta madre ma quello è uno dei prossimi passi.
Dao Fa Ziran [taoismo spontaneo]
Il Dao di cui si può parlare non è l’eterno Dao, e fin qui, più o meno, ci siamo tutti. Come la mettiamo quando parliamo del Dao, di che Dao stiamo parlando? Ma soprattutto, quando NON parliamo del Dao, il Dao dov’è? C’è? Non c’é?
«La risposta è dentro di te, epperò…»
San Francesco Qi Gong Masta’ [agiologia transculturale]
Parlavo oggi con Yang Laoshi, gli esponevo alcuni dubbi/ipotesi, mentre il crucco cercava di interrompermi per la plateale assurdità di quello che dicevo.
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meno zuccheri più visioni
ovviamente il prossimo passo nelle privazioni alimentari e non dovrebbero essere gli zuccheri, ma prima di arrivare a questo vorrei farmi una piccola cultura dietologica così evito di trovarmi nudo in mezzo a una strada di notte con una mannaia in mano e forse è meglio.
Taiji Quan per Froci [genderbender]
Tutto questo so che un giorno potrà essere usato contro di me da persone senza il minimo senso dell’umorismo. Il caro Alessandro di Stadtschaft.splinder.com parlava di yoga per froci, io non ho iniziato un corso specifico di taiji quan per froci*, però tra ieri e oggi, mentre vitaminaqi sta raggiungendo il suo culmine, avevo realizzato un paio di cosine.
Il Classico delle Patate Fritte
La nonna di maodun aveva un metodo eccezionale di fare le patate fritte, che per anni l’aveva resa la campionessa del torneo d’ottobre di patate fritte di An Ning. Le figlie, la nuora, i nipoti tutti amavano le sue patate, probabilmente la cosa più buona del suo carattere, ma nessuno aveva imparato a rifarle, nonostante anno dopo anno le avesse viste cuocere nella stessa padella chissà quante volte.
Autoritarismo classico
I contrari si implicano, non si escludono. Il principio di non contraddizione è il principio di autorità. Non può essere messo in discussione, in quanto principio. A voi decidere se accettarlo o meno.
La via del cielo 天之道 [grande e piccolo]
天之道 La via del cielo
Perché l’uomo combina casini? Perché è lontano dalla natura, per essendovi in mezzo ed essendone parte? Prendete l’infinitamente grande, la distanza tra i vostri piedi e il centro della terra, la distanza tra questo e il centro di rotazione del sole, la distanza tra il sole e il centro della galassia.
Prendete l’infinitamente piccolo, una cellula del vostro ombelico, una molecola di dna di questa cellula, un atomo di ossigeno, il suo protone.
E ora tracciate una linea che unisca l’infinitamente piccolo, così distante dalla nostra umana comprensione, all’infinitamente grande, anch’esso totalmente al di là della nostra capacità di rapportarci.
Questa linea è un po’ elastica, sempre tesa ma mai fino al punto di rompersi, si allenta e si tira in continuazione, pensate a tutte le rotazioni sui propri assi e attorno ad assi altrui che avvengono e a quanto sempre tesa ma sempre elastica è quella corda.
Quella corda è la via del cielo [ddj 77], e noi ci stiamo nel mezzo, e non capiamo un cazzo.
La mente scimmia [DIY Mantra]
Om!
Mantra. I tibetani sostengono che sono suoni dell’anima, micro e macrocosmica, risonanze tra ciò che è dentro di me e la voce sottile dell’universolo. Vabbè, non so se avete presente quanto colorati sono i loro mandala: le loro metafore, allegorie e sturiellet non son da meno. Probabilmente dipende dal burro di yak.
Non di meno, "se c’è, c’è un perché"*. Se i mantra sono sopravvissuti nelle pratiche meditative di mezzo mondo e mezzo, dai canti degli sciamani agli intruppati del sokagakkai ai freaks taoisti, una qualche ragione me la devo pur dare. Oddio, potrei bellamente ignorare la cosa e vivere molto più sereno, probabile, però a quel punto non avrei un blog. Hmm…
Vita sperimentale
Allegria!
Una vita sperimentale.
Nel senso, un conto è vivere un pezzo prodotto da una macchina, un conto è vivere un’opera d’arte irriproducibile e unica. Ogni occasione è buona per sperimentare.
D’altro lato, una vita semplice, regolare, è l’ideale per la serenità. Una vita affannata, alla continua ricerca del nuovo o dell’altro, è un modo poco sano di campare.
E quindi niente, la scritta che sta sotto al santo (subito), dao fa ziran, vuol dire il Tao è la legge della spontaneità, o natura.
Io mi sto mettendo a sperimentare un po’ di cose, tipo,
-ho smesso di fumare
-ho smesso di fumare sigarette
per le prossime tre settimane (due sono già passate)
-non berrò alcolici
-non mangerò carne
-non assumerò intossicanti tradizionalmente ritenuti tali
e fin qui, ancora ancora, ma per il prossimo mese vorrei provare a…
non mangiare cereali e derivati. C’è tutta una questione enorme dietro, che va dalle tradizioni alimentari/mistiche/esoteriche taoiste alla recessione evolutiva preagricola a quanto stanno di fuori gli aborigeni australiani (che magari mi sbaglio ma credo siano una cultura priva di cereali).
Magari un giorno estendo sull’argomento, perché è pure interessante, ma in questo momento ho solo voglia di sfogarmi perché mi sto rendendo conto di quanta parte della alimentazione normale si basa sui cereali (un conto è saperlo, un conto è sperimentarlo sulla pelle).
D’altro canto vorrei anche provare ad ascoltare semplicemente il mio corpo cosa mi dice, di cosa ha voglia e bisogno, per ora all’interno dei suddetti paletti. Inoltre, voglio vedere come cambiano i miei ritmi, voglio assolutamente "dormire quando ho sonno, mangiare quando ho fame" (risposta di un monaco alla domanda «cosa è lo zen?»)