Du

Ho firmato il contratto, due giorni fa. No, non per la casa (trovata), quello non l’ho ancora firmato e sara’ tutta un’altra storia. Ho firmato il "contratto" con Du. Du e’ il signore che mi insegna baguazhang tutte le mattine e tutte le sere. Tutte. Non mi ha chiesto soldi, mi ha regalato una casacca "cinese", mi ha scritto una lettera, e un paio di fogli con i nomi degli esercizi e delle posizioni. Poi mi ha portato un altro foglio. Se vuoi essere mio allievo, diceva, finche’ ti alleni con me devi comportarti a modo, se ti aggrediscono non devi reagire, devi essere amichevole con tutti. Se non puoi, non puoi essere mio allievo. Me lo sono fatto tradurre, e poi l’ho firmato. Non ci ho pensato neanche troppo. A Xi’an, mentre mi allenavo con crazy man, ho interrogato l’i ching a proposito del trovare un maestro. Le risposte dell’i ching sono sempre a cazzi loro, io c’ho letto di andare avanti e che i dubbi si sarebbero schiariti. Ed ecco che i dubbi si sono schiariti, in effetti.

Quando l’ho incontrato, una domenica mattina, gli ho detto che avevo studiato un po’ di dachengquan. Stasera mi ha portato in una palestra dove insegnano dachengquan. E’ stata un’esperienza interessante. Lui non si e’ presentato come maestro o insegnante o che, semplicemente, si e’ informato dei prezzi (volevano 900 kuai al mese per lezioni individuali col super maestro) e poi mi ha buttato metaforicamente in mezzo alla mischia, dicendo LUI vuole studiare dachengquan. Al che a turno tre insegnanti si sono impegnati a farmi notare quanto non sapessi un cazzo (mai preteso il contrario). Due insegnanti mi hanno invitato a provare tui shou con loro. Uno aveva un atteggiamento "onesto": mi ha corretto, mi ha fatto provare, e’ stato interessante. Ma il capo dei capi e’ stato il piu’ interessante. Ha saggiato le mie posizioni e detto che ero una pippa (ok, se no non venivo in cina, ma non mi sembri molto simpatico detto questo). Poi ha voluto fare tui shou pure lui. Mi ha spinto un paio di volte, io rispondevo. Era molto aggressivo, ma non mi impressionava particolarmente. Poi ho iniziato a spingere anch’io. E non mi e’ sembrato particolarmente solido o forte, nonostante i versi che faceva. A un certo punto, non saprei dire se l’avevo messo in difficolta’ o che (viva la modestia), mi ha sferrato un calcio verso le palle. Ero chiuso, e non c’e’ arrivato. Il tui shou e’ finito li’.

Ora, sei l’insegnante, si suppone che tu sia bravo, io sono lo studente, ho espressamente detto che sono una pippa. Se cerchi di tirarmi un calcio nelle palle mentre facciamo tui shou, esercizio espressamente ed esclusivamente manuale salvo altrimenti specificato, sei un misero meschino pezzo di merda.

Dopo questo, il "maestro" capo dei capi si e’ messo a ragionare con Du, che faceva il super gnorri, e quando e’ stato invitato ad allenarsi ha detto, ma io ho 63 anni, mica posso. Che paraculo. Comunque, il capo dei capi e’ partito con un monologo sulle prodezze dell’Yiquan, di quanto fosse figo e potente. E li’ mi e’ tornata in mente Yilian, l’amica pechinese, mentre ascoltava il tassista che ci portava al dos kolegas. Per almeno mezz’ora, Du non ha fatto altro che rispondere con versi gutturali alle pause nel monologo del capo dei capi. Un ascoltatore perfetto, non ha detto niente di se’, e ha lasciato che il capo dei capi manifestasse tutto il suo spirito. Quando ce ne siamo andati, io ero piuttosto sfavato. Pero’ l’ho ringraziato, e Du ha prodotto uno dei suoi repentini sorrisi fulminei che durano mezzo secondo ma sono estremamente espliciti.

Tutto sommato, e’ stata un’esperienza interessante.

6 responses to “Du”

  1. luca

    ma mi sembra tropposimpatico il signor Du!
    come lo hai pescato (o come ti ha pescato?)

  2. pengo

    quando ti svegli tutte le mattine alle 6:00 per andare a bazzicare tutti i parchi delle citta’ da cui passi,prima o poi uno simpatico lo troverai, no?

  3. tro

    ei, come le leggi le linee mutanti dell’I Ching?
    leggi le linee alla prima risposta (il presente) e poi al secondo segno (il mutamento) non tieni più conto delle linee, no?
    grazie, ciao
    tro

  4. tro

    ah..
    le risposte dell’I Ching sono sempre a cazzi loro proprio perché è esatto quello che ci leggi tu, eh.. :P
    cmq, aggiungoche ho sempre troppa fretta di scrivere: linee mutanti il sei e il nove, che cambiano il segno, ovvio

  5. pengo

    come leggo le linee dell’iching? con calma… non ho molta pratica. Si’, 6 e 9, mi pare, sono quelle instabili che trapassano nel successivo. Data l’inesperienza, mi affido alle edizioni che incontro per strada. La cosa divertente? L’edizione americana che ho consultato a xian era curata dallo stesso personaggio che ha curato le molteplici edizioni economiche italiane del Laozi (tao te ching)…

  6. tro

    Il mio I Ching è nobile e antico, l’ho ereditato anni or sono e arriva dalle ancestrali terre della Patagonia..
    quindi è con onore che ti passo le mie umili informazioni al riguardo, anche se non sarò di certo all’altezza di Du.. :)
    Credo tu sappia che devi scrivere le linee partendo dal basso verso l’alto. Se il segno, che indica la situazione presente, comprende le linee mutanti, sei e nove, dovrai leggere anche la parte che riguarda “le singole linee”, partendo sempre dal basso verso l’altro. Quindi se la linea nove è la prima del segno, dovrai leggere “nove sopra”.
    Le linee mutanti poi cambiano nel loro opposto e quindi avrai un altro segno che rappresenta il mutamento. Ma questa volta non dovrai tenere conto delle linee ma leggere solo immagine e sentenza.
    Sperando di essere stata chiara..