in forma narrativa I

un giorno Maodun incontrò nuovamente Kelisi, tornato in città dopo sei mesi. Si incontrarono nella locanda dove si erano conosciuti, Kelisi era già là e non dette a Maodun neppure il tempo di sedersi per iniziare a parlagrli.
-Ah, che bello vedere che non sei cambiato per niente – disse Kelisi – vedo però che hai dei nuovi occhiali.
-Ho avuto una buona idea – rispose Maodun, che si era ispirato a Kelisi per l’acquisto di quell’utile tipo di lenti.
-Hai portato delle donne? O delle buona droga? Quelle sarebbero buone idee.  Continue reading “in forma narrativa I”

e se lo diceva il vecchio kongzi…

Mi ripeto (e con la vita che faccio vorrei vedere): confucio, al secolo kongzi, diceva che a trent’anni un uomo ha trovato il suo posto. troppo spesso leggevo questa espressione in chiave sociologica: uno (una) ha trent’anni si sara’ fatto una posizione, avra’ il suo lavoro, famiglia, mutuo (magari c’era anche ai suoi tempi) cazzi e mazzi. evidentemente pero’ questa interpretazione non poteva soddisfarmi, in quanto lavoro e famiglia scarseggiano da queste parti. segue interpretazione topografica: uno a trent’anni ha trovato il suo posto, nel senso letterale, tipo sul comodino, o a barcellona, come credo sia il caso di marina, o una generica cina che va necessariamente specificata in kunming per quel che mi riguarda. Poi, per risolvere la questione basterebbe controllare il testo degli analetti: se ne riparla tra un po’.

compleanno cinese

festeggio il compleanno alla cinese. i regali: mappa dei punti del piede con foto degli organi che corrispondono a ciascun punto e insieme a questa quattro mappe degli xue wei (穴位), i punti dell’agopuntura.

brucia incenso buddista, brucia la polvere (e non bastoncini) distesa lungo un percorso labirintico (regolare-simmetrico). necessaria la foto.

una sciarpa clamorosa che a ogni pedalata stasera ringraziavo la madonna dei polaretti e l’agata che l’ha fatta. sì, che riciò pure la bicicletta adesso che i gabbiani sono arrivati sul lago (leggi, i gabbiani siberiani vengono a svernare a kunming che a loro fa caldo, ma per tutti gli altri è piuttosto freschino e le case senza riscaldamento non aiutano). Continue reading “compleanno cinese”

ritorno

torno in cina, abbandono un’italia che pare uno scheletro di ossa fragili come cristallo, stanno in piedi solo perché ancora nessuno ha provato a buttarle giù. nella cerimonia del te, 茶道, riempire completamente la tazza al proprio ospite equivale a guardarlo dall’alto in basso, senza rispetto. al contrario, offrendo birra si riempie il bicchiere fino all’orlo in segno di rispetto. quando ti accendono una sigaretta, lievi colpi di indice e medio sulla mano che tiene l’accendino servono a ringraziare, quando il te è servito, le nocche di indice e medio mimano l’atto di inginocchiarsi.

la prima impressione che hanno molti stranieri è che i cinesi siano tutti deceptive, ingannevoli. ma sempre più ho l’impressione che piuttosto siano estremamente sottili. molto ruota attorno ai concetti di paura, resistenza. l’impatto con la cina è fortissimo, spiazzante, snervante. la prima reazione è trincerarsi, irrigidirsi, resistere aggrappandosi ai propri costumi e alla proprio cultura: e qui sentiamo gli stranieri che si lamentano di ogni cosa, della stupidità dei cinesi, di come fanno male tutto quello che ci aspetteremo fosse fatto diversamente.   Continue reading “ritorno”

sto incasinando il template…

per la gioia del mio ego ed eventualmente anche dei vostri occhi… portate pazienza.

alla faccia di facebook

guido jas ginevra l’isa e marco la mamma la franca il dottor leng laura
ottina cara siani mirko (ex banella) fausteva i’ della ozio cristina
romina agnese i’ vulp e i’ moma polpetta alessino i’ trombaio la fra
sensei vinz e chiara e mei la chia’ erri la vale nicco carlo vera e il
gheno la cate il cecioni jj federica marta andrea e pablo marians
katiuscia e asca costanza emilia e pure susanna, sid e la fra, pietro
la gine la marghe la beatrice che dice ci siamo visti a pechino e non
me lo ricordo. e magari qualcunaltro.

karmasorpresa

il biglietto andata e ritorno per l’italia: 750 euri.

le ore di viaggio insonne: 19.

la soddisfazione di vedere le facce di chi non s’aspettava di rivedermi: impagabile.

Perchi ancora non l’avesse capito, mi piace fare sorprese. Ne ricevo dirado, ma ne faccio tante: se c’è un karma-sorpresa, in questi giorni hoaccumulato un bel bonus.  Continue reading “karmasorpresa”

ossimori

ok, adesso chiudo davvero la serata, ma come non restare ammirati del genio poetico di quest’uomo intervistato a proposito della sua "grave leggerezza"? Per una volta non si può nemmeno infamare troppo i giornalisti…

un po’ di nuovi anzi

allora tanto per chiudere questo raptus scrittorio (ci sono altri due post nuovi sotto):

互相 hu xiang = reciprocamente. Il carattere hu 互 è evidentemente reciproco nella sua simmetria assiale, il carattere xiang 相 invece è molto più interessante: significa un sacco di cose tra cui "simile" e non a caso: il radicale di sinistra 木 (mu) significa legno, quello di destra 目 (mu) significa occhio.

哭笑不得 kuxiaobude = non saper se piangere o ridere. 哭, piangere, sembra due occhi con una lacrima sotto, 笑 xiao sembrano due occhi un po’ stretti e, forzando un po’ o pensando a ku, un sorriso.

Bona! 

vasodilatatori

il taijiquan è un vasodilatatore. Le canne pure. E’ per questo che quando fumo o comunque assumo thc, ultimamente sono andati parecchio i biscotti (bella storia!), gli effetti del taiji entrano in risonanza con la dddroga. Una delle qualità che si sviluppano con il taiji è tongtou (通透), ossia l’essere attraversabili, o tubolari come mi piace dire. Questo è possibile grazie all’espansione delle giunture. (Mi starò mica ripetendo?)

 

rilassato come un budda al neon Continue reading “vasodilatatori”