Qualche tempo fa ero incappato in questo simpatico post che offriva una serie di ragioni per cui la vita in cina è come un gioco di ruolo, tra cui: la valuta è calcolata in “pezzi” (块), il sistema veloce di fare le cose è “a cavallo” (马上), concetti magici come il qi e il fengshui sono il pane quotidiano, si tirano un sacco di dadi (nei bar cinesi, in effetti), i draghi si sprecano.
Negli ultimi tre giorni ho camminato parecchio, e ho visto che sparsi per kunming ci sono dei nuovi manifesti. Li ho osservati piuttosto affascinato, e ho anche pensato alle sfumature western/fantasy della cosa.
E’ la lista dei ricercati dello Yunnan. Per ciascuno/a è indicata la gravità del reato, il reato e la taglia. Sono 96, 96 storie di morti, per lo più.
Uno di questi poster aveva un buco al posto di una delle foto, qualcuno se l’era ritagliata con le forbici e portata via. Chissà se voleva identificare un fuggitivo. Oggi, vicino a casa, un signore sull’ottantina stava osservando un altro di questi manifesti, fisso per almeno un paio di minuti davanti a una delle foto.
96 storie. 96 storie tragiche, chissà quanti delitti premeditati, quanti screzi finiti oltre misura. Avete mai pensato di uccidere qualcuno? E avete mai pensato che anche non volendo, potreste uccidere qualcuno?
Si stando qui a Kunming ogni giorno medito di fare una strage di cinesi, poi mi metto le cuffie e tutta la mia rabbia scompare. Grazie a dio ho due ipod perchè se uno si dovesse rompere anche io farei parte di quella lista!
ciao concittadino, dura trovare un po’ di silenzio da questi parti, eh?!