"E voi, prodi kamikaze, andate a reggere la Torre!"
La lingua giapponese deriva da quella cinese, e fin qui ci dovremmo essere quasi tutti. Però poi il giapponese prende la sua strada, e nel corso del tempo, pur mantenendo i caratteri (汉字 hanzi, in cinese, kanji in giapponese) sviluppa anche due alfabeti fonetici sillabici, hiragana e katakana, che tra le altre cose vengono usati per incorporare nel giapponese nuove parole di origine straniera.
Ma anche quando continua a usare i caratteri, il giapponese prende le distanze dal cinese. Pensate a cosa vuol dire "cavolo" in italiano: al nord significa una pianta, al sud un’altra pianta. Qui a est succede lo stesso. E quindi oggi propongo degli hanzi a cavolo.
先生,xiansheng, sensei.
Karate Kid e altri film nippo-marziali anni ’80 ci hanno familiarizzato con la parola giapponese Sensei, che viene generalmente tradotta in italiano con "maestro", e che in cinese corrisponde a 老师, laoshi, insegnante. Gli stessi caratteri, in cinese vengono pronunciati xiansheng, e vengono tradotti con "signore" (il signor mario, il signor wang…). Un termine così generico sospetto che sia entrato in uso relativamente di recente, visto quant’è complicata l’etichetta relazionale cinese, ma magari mi sbaglio. Ad ogni buon conto, la cosa interessante è che i caratteri, letteralmente, significano "nato prima", cosa che automaticamente comporta, in entrambe le culture, dovuto rispetto.
万岁,wansuei, banzai (!).
Innumerevoli altri film della seconda guerra mondiale ci hanno abituato al termine Banzai (per non parlare del leggendario mai dire banzai…), con il prode kamikaze che lancia il suo aereo contro la nave americana ed esplode al grido di BANZAIIIIIIII!!!! Ora, secondo voi, uno che si sta per far esplodere in mille pezzi, cosa potrà mai gridare? Se foste voi? Ad ogni modo, il prode kamikaze sta semplicemente gridando quello che avrà detto a ogni compleanno del nonno, o come augurio a qualcuno molto benvoluto: diecimila anni! Perché Banzai, in cinese wansuei, è un augurio di lunga vita, di vita eterna. Paradossale, no?
[Mi chiedo che evoluzione ci sia stata negli slogan autoimmolatori nelle diverse culture che prevedono di queste attività]
…ma che risate ti fai?
non lo so neanch’io…