Il Dao e l’arte della manutenzione della motocicletta

Nell’ultimo mese xiao li mi ha portato a fare dei giri piuttosto interessanti in moto. E qui potrei finire, mettere qui o sul randomqi un po’ di foto (l’ultimo giro in due giorni e mezzo in due abbiamo fatto più di 600 foto), e arrivederci. In realtà, sarebbe l’ora di parlare un po’ dell’amica motocicletta che mi rende così buon servizio. Le motociclette che xiao li e io guidiamo sono entrambe sue, ce le giriamo a seconda delle situazioni ma di solito io guido quella rossa (una lingfen) e lui quella blu (una bo’?). 

 


 

 

 

 

Entrambe sono cinesi, e se servisse qualcosa a testimoniare l’eccellenza di questo popolo, basterebbero loro. Scrivo della lingfen che ha sei anni e non so quanti chilometri di sterro e sassi e buche tra le forche, che la conosco un po’ meglio. E’ un 125, e già questo. Non consuma niente, ed e’ leggera. Ha l’accensione elettrica E a pedale, perché dalle batterie non si vuole (ne’ si puole) dipendere. Da quando la guido si e’ intasato il carburatore, l’abbiamo smontato, ripulito e rimesso a posto in meno di un quarto d’ora, si e’ spaccata la catena (avevo fretta di andare a prendere sacci e sono andato un po’ troppo forte per la vecia), e xiao li l’ha rimessa a posto. Nell’ultimo giro ho forato due volte, la prima volta abbiamo cambiato la camera d’aria della ruota posteriore (cioe’ smonta tutta la ruota posteriore, stacca la catena e il freno, ecc ecc), la seconda sono riuscito ad arrivare fino a weishan con 21 chilometri 21 di discesa in folle e lì abbiamo messo una toppa alla camera d’aria (non che non ci fosse la seconda camera d’aria di scorta a disposizione, ma sarebbe stato uno spreco quando effettivamente una toppa era più che sufficiente, e ora so anche come rattoppare una camera d’aria :). 

 

 

Una cosa: ho sempre voluto imparare a manutenere la mia moto. Qualche amico motociclista mi aveva dato qualche dritta, i meccanici italiani sembravano quasi voler nascondere i loro gesti quando cercavo di sbirciare il loro lavoro, xiao li prima di darsi alle montagne era un meccanico di moto, e la cosa e’ quasi commovente, perché sono dovuto finire su una montagna per trovare una persona che vuole insegnarmi a poter viaggiare. ovunque.

 

La prima gita (<– randomqi) e’ stata di un giorno, una uscita breve in banda. Siamo andati a portare un po’ di libri (classici cinesi in versione ridotta, se ho capito bene), quaderni, matite e giustamente anche temperamatite al maestro di una scuola elementare in un villaggio a un’ora di moto da weishan. 

 

 

Siamo arrivati durante la ricreazione, e dopo un po’ i bambini della quarta sono tornati in classe per il compito in classe. Il villaggio era quasi tutto di case coi muri di terra, la scuola aveva metà delle aule aperte, senza finestre. E’ stata una bella gita, finalmente le montagne attorno a weishan hanno iniziato a prendere una certa tridimensionalità e a non sembrare più una cartolina. Inoltre, la moto in gruppo e’ proprio troppo un piacere.