quando uno mi fa tutto un pippone sulla cultura cinese e il suo rapporto con il suono e la cura e coltivazione dell’udito e poi mi parla di un termos, oggetto molto utile da queste parti, sempre pieno di te’ uno meglio dell’altro, con palline nel tappo che producono gradevoli suoni, scatta lo stesso propulsore narrativo allogenico di buona parte dell’epica classica nonche’ dei giochi di ruolo, il cosidetto quest, la ricerca del sacro graal o il viaggio per distruggere l’unico anello. Ossia non e’ l’eroe protagonista main character che decide di fare qualcosa della sua vita, e dunque se ne racconto il percorso di realizzazione o fallimento, bensi’ e’ uno che va da lui e gli dice cosa fare, o almeno, che c’e’ da fare.
Ecco, io sta cosa del termos l’ho proprio presa come un quest, con tanto di consultazione di saggi, discussioni con mercanti barbari, l’incontro di una comprimaria che mi ha agganciato per strada dicendomi "che bei capelli che hai, sono naturali? io studio inglese, ti va se ti accompagno?", e che purtroppo, soffrendo di una tipica malattia cinese*, non aveva alcuna intenzione di chiedere indicazioni ai commessi che, a regola, sono li’ a posta. Dopo una giornata iniziata alle 6:00 per andare ad allenarmi in un parco (di dieci metri per dieci senza prato) accanto alla fermata della metro, e trascorsa girando tra parchi e mega centri commerciali, e una piccola delusione, alla fine sono tornato all’ostello con il termos del potere degli elementi del suono e vaffanculo, ho offerto oolong tutta la sera alla compagna di stanza francese e ad un canadese che e’ un pozzo di storie interessanti (risse, furti, finti professori universitari pedofili statunitensi in fuga dalle autorita’ etc…). Siamo arrivati all’autogestione del boiler del ristorante dell’ostello, per intendersi (non che il personale, platealmente fancazzista, abbia fatto molta resistenza).
*l’idea del "perdere la faccia" pensavo fosse piu’ che altro un mito occidentale, e invece si sta confermando verita’, ma di piu’ in seguito…
ne ho approfittato e ho riparato la decorazione sonora del mio termos che si era staccata. cosi’ ora il te’ ha ricominciato a suonare.