persi finora

In ordine di sparizione 

  • tappi per le orecchie. momenti di panico.
  • termos sonante e the’ al gelsomino
  • dizionario (!)
  • macchina fotografica (gentilmente riportatami dal boss della scuola di wushu di kaifeng)
  • felpa nera

Il saggio non perde di vista il proprio bagaglio. Si vede che di strada ce n’ho da fare ancora parecchia…

dali (come il pittore)

Capata a Dali’, tanto per festeggiare.

 

 

ma lei non sembra averne troppa voglia… 

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mica seghe – ni xihuan zhe li?

bon, ecoci.

Kunming. arrivati a destinazione. La citta’ dell’eterna primavera a sud delle nuvole. pare di essere allo spazioporto di marte quando esco dalla stazione. seguono zanzare come in vietnam, fumo come in india, belle donne come a guadalajara. Tutti posti in cui non ho mai messo piede ovviamente.

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aggiornamenti

1) ho pubblicato tre articoli, li trovate qui sotto: foto, ennesimo gioco a premi drammaticamente gia’ vinto, e resoconto di emeishan.

2) c’e’ una nuova categoria: multimedia (che tristezza), cosi’ potete trovare in un unico posto il piu’ delle foto e dei video che metto su vitaminaqi. Quando si dice editing serio…

3) sono in partenza per kunming, sempre che trovi il biglietto (ho cazzeggiato un tintinnino al computer, questo pomeriggio).

4) ci sono tre/quattro nuovi video su youtube, li trovate al link vitaminaqi su youtube ora sono di fretta!!!

Zaijian 再见

5) mi sono appena accorto che e’ sballato il codice e tutto quanto pubblicato prima di oggi risulta con giustificazione centrale, inguardabile. appena posso coreggo. quando si dice editing a cazzi suoi (di noblogs)

macachi nella nebbia, effrazioni nella notte, sentieri nella selva

"leggo all’indietro le cose che scrivi, la storia speciale in cui ti
trovi ad aprire forme di contatto particolari. e dietro quello che
succede ci sono le montagne, sacre tra le loro nuvole, dove il sacro
ognuno lo trova in un diverso fascio di rami."

da una (bella) lettera. 

Prendetevela comoda. Continue reading “macachi nella nebbia, effrazioni nella notte, sentieri nella selva”

quarta edizione del delizioso gioco a premi

A distanza di due settimane, torna il gioco a premi piu’ amato di tutta la piattaforma noblogs.org (anche perche’ l’unico, che io sappia), con coltissima citazione.

CONTADINO SOCIALISTA SCONTENTO – 2008

foto kaifeng shaolin chengdu

non ero mai stato il piu’ alto della classe – kaifeng, scuola di wushu Continue reading “foto kaifeng shaolin chengdu”

emei shan

sono arrivato da poco ad emei, ai piedi dell’ennesima montagna sacra. Per i prossimi giorni probabilmente forse non avrete mie notizie, ma il pericolo maggiore che affrontero’ saranno le voraci scimmie della montagna, qui il terremoto si e’ appena sentito, quindi evitate di affollare queste pagine e non scrivete troppi commenti, che senno’ penso vi preoccupiate…

rewind – shaolin

Da Kaifeng, dove l’ultima notte avevo dormito ospite in una scuola di wushu insieme agli allievi anziani (20-21 anni), ero partito per Luoyang, avevo scazzato fermata ma ero non di meno riuscito ad arrivare a ShaolinSi, baraccone turistico in una zona piacevole che in questa stagione si e’ fatta bellissima. Verde, terrazzamenti, cani che ringhiano. Invece di andare al tempio mi sono fatto una meravigliosa passeggiata per campi e colli. La mattina dopo ho sbrigato tempio e dintorni in tre orette, l’unica sala che volevo vedere, quella con gli affreschi dei monaci che si vergano reciprocamente, era chiusa al pubblico. Un gruppo di giovani allievi si allena: niente di impressionante, anzi. Sono in forma, certo, e vorrei ben vedere, come diceva quello. A non fare altro tutto il giorno sarei in forma anch’io. Ovunque, attorno al tempio, pullulano scuole di wushu.

A kaifeng l’istruttore della scuola, avendomi invitato a cena, mi aveva chiesto quanto costa imparare il wushu in Italia. I suoi allievi, per un anno vitto e alloggio compreso spendono 150 euro. 1500 rmb. Forse ho capito male, ma c’era sua sorella a tradurre in un ottimo inglese. Il picco della conversazione e’ stato quando lei mi hai chiesto: "tu credi in dio?". No per dio, che non credo in dio, ma di che dio parli? No, sai, io sono cattolica, tutta la mia famiglia e’ cattolica. Brrrr…

A un tassista shaolino avevo chiesto quanto pagano gli allievi per studiare un anno in una delle scuole esterne: 7000 rmb. 700 euro, quindi roba da ricchi, se pensate alla paga del taglialegna di datong. E questo spiega forse l’arroganza di uno dei ragazzini del tempio di shaolin. Quando mi sono infilato nella zona chiusa al pubblico, dove risiedono gli interni, una guardia e’ venuta a dirmi che non potevo stare li’, allora ho tirato fuori una sigaretta, vecchio trucco (no, e’ che ho ripreso a fumare per compensare lo smog) e gli ho detto che ero li’ solo per fumare. La guardia non ha fatto troppe storie, ma un pischello vestito da monaco in prova mi ha guardato, ha scambiato due parole con un compare e ha detto, non rivolgendosi direttamente a me "you, go!", con l’indice puntato come a dire: FUORI. Veramente simpatico, si’.

Nelle scuole fuori ho visto tanto wushu e poca sostanza. Un gruppo vicino all’albergo invece allenava colpi e non forme. Gia’ gia’, allenava degli uno-due in guardia pugilistica peraltro tenuta male, uno spettacolo triste. Talmente triste che praticamente non ho fatto foto…

chengdu o dell’impermeabilita’ cinese

non capisco. Quando arriviamo a chengdu, sembra una qualsiasi altra citta’ della cina. Attorno alla stazione i soliti miliardi di persone che vanno e vengono, negozi aperti, nessun palazzo crollato. Sulla strada per l’ostello noto qualche tenda improvvisata lungo la strada, ma gli sfollati sembrano essere molto pochi. Dopo una doccia che ci stava tutta, noleggio una bicicletta e parto alla volta del tempio dell’ariete verde, principale tempio taoista di chengdu, dedicato a Lu Dongbin e al caro Lao Zi. Riesco a trovare il tempio, meno simpatico di altri templi taoisti, e poi vado all’universita’ di medicina tradizionale cinese, li’ vicino. Voglio sapere come funziona studiare qui, l’universita’ e’ piuttosto prestigiosa, ma subito mi accorgo che stanno arrivando pulman carichi di gente uno dietro l’altro. Riesco a raggiungere l’ufficio "affari stranieri" (l’affare straniero sarei io) e a parlare con una segretaria: non fanno particolari corsi preparatori per stranieri. Per entrare qui, basta (!) superare l’hsk livello 6, non esattamente uno scherzo. Mi dice che ha poco tempo, pero’, perche’ l’ospedale ha molto lavoro. Le chiedo se c’e’ qualcosa che posso fare, e lei riesce a non scoppiare a ridermi in faccia. Non faccio neanche finta di essere frustrato, sembra che qui possa fare solo il turista. Verso i posti piu’ colpiti dal terremoto non si puo’ andare, mi dice, a meno che non si sia "sponsorizzati" dal governo, cioe’ con i militari o gruppi di soccorso che di me se ne fanno poco o niente. Nel frattempo, il numero di morti sale a cifre esagerate, potrebbero essere 20000. Tornando, prendo un’altra strada, che costeggia un canale. I fianchi del canale sono parchi con prato, diventati per l’occasione dei campeggi di sfollati, il numero di tende aumenta, nessuna scena di sconforto o disperazione.