"ROMA – Doppio cordone di sicurezza 24 ore su 24: dentro e lungo il perimetro del campo nomadi. Obbligo di identificare chiunque entri: sia i residenti, cui verrà rilasciato un tesserino con fotografia e dati anagrafici, sia i visitatori occasionali. Obbligo di annotare tutti gli ingressi su due registri appositi. Divieto di accesso, parcheggio e transito di veicoli e motoveicoli. Divieto di ospitare parenti o amici dopo le 22. Divieto di accendere fuochi fuori dalle aree autorizzate. Sono alcune delle norme contenute nel "Regolamento per la gestione dei villaggi attrezzati per le comunità nomadi nel Comune di Roma" che verrà presentato tra domani e venerdì."
Cosi’ repubblica. Sorvolo sui commenti dei lettori, niente di sorprendente, ovviamente l’articolo e’ stato scritto da un algoritmo che frulla ansa e ansie, l’autore fallirebbe il test di turing anche col suggeritore.
prendetela cosi’, cellule, elementi patogeni, anticorpi, isolamento, e prima o poi prevedibile escissione. ma cellule particolari: che possibilita’ hanno di autocurarsi, di raddrizzarsi dalla loro traiettoria patogena, delle cellule umane?
notare anche: alcuni elementi sempre o frequentemente presenti diventano patogeni con il variare delle condizioni organiche. ossia sono le condizioni stesse, nel loro cambiare, che sono disequilibrate, e prone alla patogenia. un tessuto sforzato si strappa facilmente. allora si ricorre alla chirurgia, vero amici troppo grassi? come vanno le ginocchia?
alle volte mi spavento da solo.
“villaggi attrezzati per le comunità nomadi”… è incredibile come si possa trovare un termine da puro “terrore semantico” per ogni cosa…
incredibile… non direi. cercavo proprio di mostrarne la prevedibilità, così come la prevedibilità degli esiti.