La mente scimmia [DIY Mantra]

Om!

 

Mantra. I tibetani sostengono che sono suoni dell’anima, micro e macrocosmica, risonanze tra ciò che è dentro di me e la voce sottile dell’universolo. Vabbè, non so se avete presente quanto colorati sono i loro mandala: le loro metafore, allegorie e sturiellet non son da meno. Probabilmente dipende dal burro di yak.

 

 

 

Non di meno, "se c’è, c’è un perché"*. Se i mantra sono sopravvissuti nelle pratiche meditative di mezzo mondo e mezzo, dai canti degli sciamani agli intruppati del sokagakkai ai freaks taoisti, una qualche ragione me la devo pur dare. Oddio, potrei bellamente ignorare la cosa e vivere molto più sereno, probabile, però a quel punto non avrei un blog. Hmm… 

  

 

Naaa. Torniamo ai mantra: la mente, la scimmia come dicono da queste parti, the mind monkey, nonché the monkey mind. La mente scimmia. E’ nella natura della mente incolta l’incostanza. Come il fuoco che la anima, si agita e guizza da un’idea all’altra, incessantemente. Ed è per questo che nel qigong si prendono i due esagrammi kan e li, come riferimento per il qi prenatale e postnatale rispettivamente, l’uno di natura "fredda" e l’altro, prodotto dal metabolismo alimentare, di natura "calda". Ma non solo ci sono un qi caldo e uno freddo, ci sono anche una mente calda e una mente fredda, in funzione dell’apporto di quale qi. Come praticando si scopre, è tutto un circolino, una mafia interna, una mano lava l’altra, la mente si rilassa e allora il petto si rilassa, il petto si rilassa allora il respiro si fa più leggero e profondo e il battito più quieto, e quando questo succede, indovinate cosa succede alla mente? Si ririlassa. A meno che non pensiate alla ****.

Ed ecco che arrivano "i mitici mantra": Om, nammiocchiorenghechio’o, yéyàayàaya yéyàayàa, e chi più ne ha più ne metta. La mente c’è, e non si spegne. Se provate a meditare verso le 3 e mezza 4 del mattino vi renderete conto di quanto il manifestarsi della mente sia un rimbalzo con l’universo "esterno", perché a quell’ora un’ora di meditazione passerà come fossero cinque minuti, visto che niente suona campane all’esterno che risuonano all’interno, comunque sia la mente c’è, si tratta di capire se vogliamo essere dominati da una scimmia o più o meno serenamente fottersene dei versi che fa, e guardarla farli imperturbabili fino a che la scimmia si romperà le palle di fare i versi. E allora arrivano i mantra. I mantra sono l’asso nella manica, cioè una mossa da bari, puro cheating, però funzionano. Perché rincoglioniscono la mente, la mettono in loop, è come dare un gameboy a un bambino che così non rompe i coglioni. 

 

 

 

Sotto questo aspetto gli zenioti sono i più furbi. In generale i buddisti sono gli specialisti della mente (soffrono di specializzazione), ma gli zenioti e chanioti vincono, quando si tratta di mantra, perché non ti verranno a dire che devi recitare "il suono profondo dell’universo", "la scureggia di Vishnu quando ha creato la vita" o stronzate del genere. Nello zen ti metti seduto e se la mente scimmia, ti chiedi qualcosa: "chi sono?" o ancora meglio "chi è che sta domandando chi è?"*** E te lo domandi in loop, senza preoccuparti della risposta, che evidentemente non è importante. L’effetto fisiologico di questo è che entri in "risonanza" con la respirazione, e man mano tra un "chi sono" e il successivo la pausa si fa più lunga, fino a che i "chi sono" si diluiscono nel silenzio.

Questo per dire, quello che uno si ripete è in certo modo funzionale a quello che vuole ottenere, epperò neanche troppo importante (nulla vi vieta di credere che state pronunciando i tredici nomi iscritti da dio sulla costola che tolse ad adamo per creare eva, per quel che mi riguarda, e vai col femminismo esoterico giudaico-cristiano!). Io sono ancora un tintinnino troppo orgoglioso per barare così biecamente, e fondamentalmente mi sento un po’ idiota quando ci provo, ma devo dire che il mio mantra preferito potrebbe diventare: "fang song", o "rilàssati". E devo dire che quando capita di non sentirmi rain man, funziona pure!

 

*Relativamente. In molti casi preferiamo ignorare intenzionalmente certi perché.

**** dove al posto degli asterischi potete mettere qualsiasi cosa. Se state pensando alla phya siete molto, molto lontani dall’illuminazione: per questo momento dovreste già essere arrivati ad una dieta tale che la produzione di yang del vostro corpo è perfettamente bilanciata rispetto alle esigenze ambientali climatiche, e proveniente in buona parte dalla meditazione e non dal cibo (che produce yang "sporco", troppo caldo e facilmente eccitante sessualmente, e di sicuro non volete consumare qi!**). ps: tra poco arriva l’inverno! E vai! Palle di fuoco per tutti, tanto fa freddo!

**nel senso, provate a meditare un paio di settimane a diritto senza sesso e mangiando normalmente, sarete talmente carichi di qi che vi sembrerà di galleggiare, dopodiché mi auguro che abbiate di che sfogare i vostri impulsi sessuali perché sarete anche simili a un toro in calore e scoperete a diritto per tre giorni, e dopo che avrete sfogato suddetti impulsi, sarete simili ad un budino, totalmente svuotati, privi di energie, molto doloranti e tendenzialmente decisi a non meditare mai più o non scopare mai più. Sono esperienze da fare, forse, ma poi non le vorrete rifare, mi permetto di supporre.

***

-"Chi è in prima base?"

-"Chi."

-"Chi è in prima base?"

-"Chi."

-"Chi è in prima base?"

… ad libitum.

5 responses to “La mente scimmia [DIY Mantra]”

  1. ET

    E’ evidente che sta meditando. Ma ha un (o qual è il suo) mantra?
    Molto apprezzata l’autoironia. Ancora di più la tua ricerca (che di quella, anche, si avvale).
    Mi inchino.

  2. maodun

    Il suo mantra è “biscotto”.
    “biscotto”
    “biscotto”

    “biscotto”

    “biscotto”


    “biscotto”



    “biscotto”

  3. neri

    gli inchini vanno bene a corte (ergo, sto tanto bene lontano dalle corti) e di fronte ai genitori (e a meno che non mi abbiano nascosto un paio di cosine, non credo di essere tuo padre :)

  4. STe

    da Nader Butto
    Medicina Universale e il Settimo Senso


    La ritenzione del seme nell’uomo quindi ha una grandissima importanza della quale pochissimi uomini sono consapevoli. Lo scopo fondamentale di questo metodo è di consentire di aumentare l’energia sessuale, l’energìa vitale del corpo, ed evitare di perdere vita attraverso il liquido seminale. Questo metodo è stato sviluppato dai taoisti che erano consapevoli della relazione fra la perdita del seme e l’abbassamento della vitalità. Gli elementi essenziali del seme ritenuto sono assorbiti nel corpo dell’uomo attraverso il tessuto morbido della prostata e nella parte spongiosa dell’uretra ricca di vasi sanguini per essere distribuiti nel flusso sanguigno e a tutti i tessuti del corpo. Il processo di assorbimento può essere facilitato praticando alcuni respiri addominali profondi subito dopo il rapporto sessuale.

    Segue: Esercizi per controllare l’eiaculazione…

    … e farti venire una prostata come una mongolfiera…

  5. ne

    in merito alla ricircolazione del seme, bisogna vedere qual è lo scopo. ultimamente la cosa mi interessa abbastanza, ma al tempo stesso non merita esagerare, perché esagerare non merita. Questa almeno la sensazione adesso.