Mi ripeto (e con la vita che faccio vorrei vedere): confucio, al secolo kongzi, diceva che a trent’anni un uomo ha trovato il suo posto. troppo spesso leggevo questa espressione in chiave sociologica: uno (una) ha trent’anni si sara’ fatto una posizione, avra’ il suo lavoro, famiglia, mutuo (magari c’era anche ai suoi tempi) cazzi e mazzi. evidentemente pero’ questa interpretazione non poteva soddisfarmi, in quanto lavoro e famiglia scarseggiano da queste parti. segue interpretazione topografica: uno a trent’anni ha trovato il suo posto, nel senso letterale, tipo sul comodino, o a barcellona, come credo sia il caso di marina, o una generica cina che va necessariamente specificata in kunming per quel che mi riguarda. Poi, per risolvere la questione basterebbe controllare il testo degli analetti: se ne riparla tra un po’.
ciao bello! sono stefano, il ragazzo di sabina, ti ricordi di me?
ho letto il tuo post e sono d’accordo con la interpretazione topografica del kongzi. in un periodo di crisi esistenziale per me, mi hai risollevato il morale con poche semplici parole. la concezione canonica di trentenne è triste da far schifo e per questo fra poco cercherò di cambiare qualcosa nella mia vita. necessito di uno scossone.
il termine ultimo per tornarmene a kunming è dicembre 2009. anch’io la considero il mio luogo naturale, il mio posto, il mio comodino.
un abbraccio! ste
E allora viva Kunming!
mi raccomando il passamontagna, ste…
a presto!