bene, siore e siori, ho finito la forma. lo stile wu insegnato dal signor yang non prevede forme di spada, di ventaglio o bastone. Solo una semplice (si fa per dire) e relativamente lunga forma, trentasette "movimenti" classici del taijiquan, tipo "carezzare la coda del passero", "separare e calciare", "respingere la scimmia" e via dicendo.
tutti i giorni qui sotto, sabato escluso :)
Quello che ho visto finora: nella forma wu, viene posta molta enfasi sull’apertura delle anche, cosa che contribuisce al "radicamento", mentre i movimenti della parte superiore del corpo sono molto, molto stretti e brevi, niente sbracciate stile yang per intendersi, l’allineamento del corpo è sempre verticale, non ci si butta mai in avanti, il peso si porta sulla gamba anteriore più che altro nelle transizioni da una postura all’altra, ma non (troppo) nelle spinte.
A titolo informativo, l’allenamento con Yang laoshi funziona generalmente così: dalle 9 alle 10, zhangzhuan* (站桩) (ultimamente non arrivo spesso alle 9 però), una mezz’ora di stretching vari e passi, poi forma collettiva (tutta) e individuale (particolari). Avendo finito la forma, mi è stato detto che a breve (spero caldamente domani) inizierò il tuishou (推手), ossia gli esercizi a coppia di spinta/assorbimento. In generale, gli allenamenti sono vari: la struttura è quella che ho descritto, ma i singoli esercizi possono variare considerevolmente. Visto che io e un bisteccone americano abbiamo finito la forma più o meno nello stesso periodo, immagino che praticherò con lui…
Gael (che mi ha portato qui) e Il Vecchio mentre fanno tuishou
recentemente è successa una cosa interessante, che ha rimosso eventuali dubbi residui su yang laoshi: durante zhanzhuang, yang è passato a correggermi la posizione, ma invece di limitarsi a quello, mi ha tenuto i polsi per una quindicina di secondi durante i quali mi ha detto solo una volta di rilassarmi. L’effetto è stato, semplicemente, incredibile, un rilassamento percepito fino alla base della schiena, una sensazione di benessere pervasivo che non avevo mai provato. Sono a rischio di assuefazione :)
*zhangzhuan, o "stare in piedi come un palo", è un elemento comune a tutti gli stili interni di arti marziali cinesi. Attraverso il mantenimento per lunghi periodi di una posizione in stato di rilassamento si ottengono una sequenza di effetti che vanno dal miglioramento della concentrazione, all’allungamento dei tendini, una maggior consapevolezza del proprio corpo, aumento del "radicamento".
ciao! bello ciò che scrivi e interessante per noi profani…cos’è il radicamento? lo dici tu per spiegarti o è parte della pratica? lo sai che è un argomento che mi preme, anche se con modalità d’approccio occidentali e dispersive…a presto…ah, che invidia, il “gazebo” cinese dove ti alleni…e ancora: che me lo mandi l’articolo? baci
ti invidio!
io per consolarmi ho studiato la lao jia del chen
Sarebbero 73 posizioni ma mi hanno fatto fare un riassuntino di sole 50 (!)
avrò di che lavorare per un beeel po’ :)
ti voglio bene wu-lvone
sempre impalato
Luca
ah, ho preso casa a tubinga!!!
Che figo fare il ricercatore in germania… pero’ tubinga, dai! mo ti scrivo