rewind – shaolin

Da Kaifeng, dove l’ultima notte avevo dormito ospite in una scuola di wushu insieme agli allievi anziani (20-21 anni), ero partito per Luoyang, avevo scazzato fermata ma ero non di meno riuscito ad arrivare a ShaolinSi, baraccone turistico in una zona piacevole che in questa stagione si e’ fatta bellissima. Verde, terrazzamenti, cani che ringhiano. Invece di andare al tempio mi sono fatto una meravigliosa passeggiata per campi e colli. La mattina dopo ho sbrigato tempio e dintorni in tre orette, l’unica sala che volevo vedere, quella con gli affreschi dei monaci che si vergano reciprocamente, era chiusa al pubblico. Un gruppo di giovani allievi si allena: niente di impressionante, anzi. Sono in forma, certo, e vorrei ben vedere, come diceva quello. A non fare altro tutto il giorno sarei in forma anch’io. Ovunque, attorno al tempio, pullulano scuole di wushu.

A kaifeng l’istruttore della scuola, avendomi invitato a cena, mi aveva chiesto quanto costa imparare il wushu in Italia. I suoi allievi, per un anno vitto e alloggio compreso spendono 150 euro. 1500 rmb. Forse ho capito male, ma c’era sua sorella a tradurre in un ottimo inglese. Il picco della conversazione e’ stato quando lei mi hai chiesto: "tu credi in dio?". No per dio, che non credo in dio, ma di che dio parli? No, sai, io sono cattolica, tutta la mia famiglia e’ cattolica. Brrrr…

A un tassista shaolino avevo chiesto quanto pagano gli allievi per studiare un anno in una delle scuole esterne: 7000 rmb. 700 euro, quindi roba da ricchi, se pensate alla paga del taglialegna di datong. E questo spiega forse l’arroganza di uno dei ragazzini del tempio di shaolin. Quando mi sono infilato nella zona chiusa al pubblico, dove risiedono gli interni, una guardia e’ venuta a dirmi che non potevo stare li’, allora ho tirato fuori una sigaretta, vecchio trucco (no, e’ che ho ripreso a fumare per compensare lo smog) e gli ho detto che ero li’ solo per fumare. La guardia non ha fatto troppe storie, ma un pischello vestito da monaco in prova mi ha guardato, ha scambiato due parole con un compare e ha detto, non rivolgendosi direttamente a me "you, go!", con l’indice puntato come a dire: FUORI. Veramente simpatico, si’.

Nelle scuole fuori ho visto tanto wushu e poca sostanza. Un gruppo vicino all’albergo invece allenava colpi e non forme. Gia’ gia’, allenava degli uno-due in guardia pugilistica peraltro tenuta male, uno spettacolo triste. Talmente triste che praticamente non ho fatto foto…