vabbe’. anche meno.
e’ che oggi siamo usciti da mosca, finalmente, per una gita a sergei passage, il piu’ grande monastero ortodosso di tutta la russia. sono rimasto basito quando l’uomo di maria si e’ fatto la croce per entrare in una cappella dentro alla quale diversi uomini facevano la coda con tanichette da 5 litri per riempierle di acqua santa che usciva da un crocefisso al centro di un’acquasantiera. Brrrr.
monastero di sergei passage, 120 km a nord di mosca
pero’ la gita ha avuto i suoi risvolti positivi: ho avuto l’opportunita’ di calarmi nei panni unti di grasso di martin lutero, o forse di qualche dimenticata comparsa di Q. in un’altra cappella, una coda di donne, tutte col capo coperto (manco in afghanistan!) si fermava di fronte ad una signora che scriveva bigliettini all’impazzata. pensavo fosse un sistema primitivo per staccare biglietti, invece poi ho chiesto, e maria mi ha spiegato. stava scrivendo, dietro compenso, le intercessioni che il prete durante la messa avrebbe letto. ne e’ seguito un principio di scazzo con masha che si limitava a provocarmi: ho lasciato perdere.
scherzi a parte, pero’, dei lati positivi ci sono stati davvero: uscire da mosca gia’ quello, poi le architetture in legno del villaggio vicino al monastero erano davvero notevoli.
wow ho ricordato che avevi un blog!