momento di riflessione, in un novembre in maglietta che tonifica il tonificabile. mi chiedo di me, e le risposte arrivano, a sorpresa. senza neppure troppa fretta. ecco, ora lo dico, penso al futuro in questi termini: quanto manca alla guerra che permettera’ di riazzerare l’economia e rendera’ i soldi con cui mi campo qui piu’ utili per fare aeroplanini che pagarci un affitto? la fine del petrolio non e’ un problema, o meglio, e’ gia’ finito, quindi si tratta di assistere allo sgocciolare delle pompe e al riempirsi delle molotov, ma, appunto, e’ ancora questione di anni, ma sta guerra quando arriva?
si sta bene di nulla…
comunque, io nel frattempo vi metto a parte dei cazzi miei. devo imparare il cinese per studiare medicina, ma voglio anche studiare con yang laoshi piu’ a lungo che posso, e iscrivermi a medicina non me lo permettera’, almeno non tutte le mattine, a meno che non riesca a farmi accettare come figlio adottivo o qualche cinesata del genere (allievo interno, schiavo domestico, non saprei… pare abbia una figlia ma mi sa che e’ gia’ sposata, quindi niente). Comunque si parla di anni. E in piu’ mi sorprendono pensieri inattesi ma forse prevedibili, affetti lontani in varie misure si fanno presenti. Lo studio del cinese procede molto lentamente, tra poco cambiero’ casa con tutte le stramenate che questo comporta (e dire che qui tutto sommato e’ un processo piuttosto rapido). Ma lo studio del cinese non mi assilla troppo, perche’ ancora non ho risolto il problema degli allenamenti, e la priorita’ restano quelli (soprattutto perche’ mi fanno un gran bene, come scoprirete in un prossimo post). Poi c’e’ la questione sesso, che ultimamente latita nonostante che basti uscire un venerdi’ o un sabato per trovare compagnie occasionali (e vedeste le occidentali, piccine… avendo escluso a priori di potersi scopare un cinese, i pochi maschi bianchi disponibili sembrano ai loro occhi qualcosa di appetibilissimo). Ma sembra interessarmi relativamente poco (relativamente).
Cambiare casa, perche’: non voglio internet a casa, ma voglio stare vicino a dove posso portarmi il computer per collegarmi all’occorrenza, non voglio vivere a mezz’ora di autobus da dove mi alleno tutte le mattine, voglio una casa con un divano (almeno), che senza un divano non e’ vita. Almeno un’amaca.
E poi ogni tanto penso al dopo. Che e’ decisamente troppo presto per vedere un dopo, visto che sono ancora al prima, magari quando sono al terzo anno di medicina se mai ci arrivo, pero’ penso al dopo, e dove saro’ a fare il medico cinese e lo splendido con il taiji, presumibilmente non in cina. Chissa’. Uno studio medico-palestra a san donnino? O in una comunita’ indigena in colombia? O in nigeria? Degli spagnoli si stanno organizzando come medici (scalzi) senza frontiere, la versione cinese dei medici senza frontiere, e se ne vanno a giro per il mondo a curare la gente piantandogli aghi nel collo e rigirandogli le articolazioni. Ma dove la trovo, nel caso, una donna che le piglia bene l’idea, vaghezza generale inclusa? Vabbe’, sembra assodato che non sara’ una donna a tenermi da qualche parte, pero’…
Mi appassiona l’osteoterapia/osteopatia cinese, per studiare la quale forse potrei anche passare da canali altri rispetto all’universita’ (un ragazzo cinese incontrato a yubeng aveva studiato tre anni con un medico del dongbei (nord-est, non sono sicuro corrisponda alla manciuria), qui a kunming, e mi ha rimesso a posto un ginocchio dolente in dieci minuti, con una diagnosi precisissima e un massaggio semplice ma, ovviamente, dolorosissimo). E potrei anche, forse, praticarla in italia senza bisogno di troppe scartoffie (brrr, qualcuno ha idea di cosa serva per fare il massaggiatore in italia? Chiara, tua zia che dice?). Ma sarebbe un po’ poco per le mie aspirazioni.
Comunque, questo piu’ o meno l’aggiornamento sui cazzi miei. Sul taiji non commento oltre, giusto? L’ho gia’ detto che mi piglia tanto bene? Va bene, la smetto.
foresta di bacchette cinesi alla fermata del bus
in cina o in italia, ovunque, dove e come e quando, chi come e perchè restano sempre enigmi. Intanto si va.
ho fatto in tempo a scrivere sto post che il giorno dopo è scomparso il sole e la temperatura si è abbassata ai 5 gradi… fortuna che è durato solo un paio di giorni, ma quando si dice tirarsela…
Tu tu lamenti per 5 gradi eh?
Io oggi farò il mio primo allenamento con la neve.
Credo che sarà il mio primo allenamento con gli scarponi da montagna. Anche le mitiche feivue hanno dei limiti.
Mi fa na voglia…
dimmi presto che numero porti, amico intubato, e… tieni duro, che qui è tornato il sole e continua a fare un calduccio meraviglioso :p
Nel libro One continuous mistake Gail Sher dà ottimi consigli agli aspiranti scrittori. Dato che stai per entrare nella fase “Reinventa te stesso” del tuo ciclo astrale, te ne offro qualcuno da usare come vuoi. La ricerca della perfezione spesso ci distrae, dice Sher. È molto più utile avere il coraggio di sperimentare liberamente soluzioni che non necessariamente daranno buoni risultati. Non pensare di essere con le spalle al muro, angosciato perché non sai da dove cominciare. Mettiti al lavoro: prima o poi capirai cos’è che funziona. E, soprattutto, rallegrati delle scoperte che farai andando per tentativi.
mi sono detto, sembra l’oroscopo di internazionale, non laura, poi ho visto l’intestazione…