Start your inner engine! [qi gong]

Sempre per la serie i DVD mancati…

A colazione, mentre ci scofanavamo una torta alle banane appena sfornata, raccontavo alla donna, che se la rideva, dell’omino scamiciato. Allora lei mi dice, lo sai,  il tipo più mostruoso che ho visto era un tailandese, a Dalian, che a -20 stava in pantaloncini maglietta e infradito. Poi una volta sono andata a Harbin, a -40, e l’ho beccato pure là, questa volta era vestito un po’ più pesante. Sono andata a salutarlo, continua a raccontarmi, e lui stava mangiando un gelato!

La sua storia continua: quando era ad Hangzhou c’era questo tipo africano, che anche d’inverno, pure lui, se ne andava a giro in maglietta e pantaloncini. Allora una sua amica lo avvicina e gli chiede se non ha freddo, e lui le risponde che proprio perché fa freddo è il caso di vestire un po’ più leggeri. Amen.

Al che io la guardo e le chiedo se per caso mi sta suggerendo di uscire in maglietta: oggi a kunming nevica, e nel caso vi foste persi il particolare, nelle case di kunming, visto che siamo nella cina del sud, non importa se a quasi 2000 metri, non ci sono riscaldamenti di sorta, si bela dal freddo, con tanto di nuvolette a ogni fiatata. Ne consegue che sotto ai pantaloni ho dei simpatici calzettoni semiascellari, porto due magliette, una maglia pesante e la felpa [+Kaos]*. E fino alla settimana scorsa c’erano 28 gradi!

Oggi c’era da fare la spesa, e quindi ho preso lo zaino e sono andato al Carrefour vicino casa a comprare un po’ di cose d’importazione (incluso un barattolo di nutella…), poi sono andato al mercato vicino all’università a comprare verdure e un bel pesciotto (altra buona scusa per accendere il forno). Ripassando dall’università aveva ormai smesso di nevicare, e mi è venuta voglia di allenarmi un po’, inoltre avevo appena comprato le cavigliere da due chili e volevo vedere come ci si stava. Entro nel campo di pallavvolo, scarico lo zaino, e mi tolgo la giacca. Poi ci penso un attimo, e mi tolgo la felpa. Un altro momento, e mi tolgo pure la maglia pesante, restando con le due magliette a maniche corte.

Al che mi impalo, non so quanto tempo, poi faccio due mosse di bagua, la forma, un po’ di zompi che con le cavigliere è più divertente. Niente, non ho freddo. I tipi che stanno provando apparentemente per la prima volta in vita loro a giocare a volano ogni tanto mi guardano e se la ghignano, forse aiutati dal fatto che quando finisco di fare la forma mi parte uno sbadiglio che si trasforma in uno sbadiglio molto rumoroso che finisce come una sorta di grido di sandokan. Perché reprimersi.

Comunque, finito di allenarmi tiro fuori gli ortaggi dallo zaino, ripiego maglia felpa e giacca, rimetto tutto nello zaino e parto alla volta dell’altro mercato vicino al lago, vicino al quale c’è un negozio che vende ottimo miele. E devo dire che la passeggiata è stata piuttosto divertente, uno perché non avevo freddo (ne ho molto di più ora che sono in casa e yagi sta cercando di intossicarci usando quel che resta del carbon coke di una grigliata che fu), e due perché la gente quando mi vedeva faceva delle facce troppo belle. 

Comprato il miele sono tornato a casa, ed erano le tre del pomeriggio, ero sbalordito. Sono uscito alle dieci e mezza di mattina, e ho passato quattro ore e mezza fuori casa, senza assolutamente rendermene conto…

 

L’avere jingshen è una questione fondamentale in cina, specie per i giovani maschi che spesso vanno a giro indossando solo due capi (liang jian). Cosa vuol dire avere (o meno) jingshen? In termini elementari, se quando state seduti la vostra schiena sta dritta, avete jingshen, se state piegati e molli non avete jingshen. La parola jingshen è composta da jing, essenza, e shen, spirito. In medicina cinese, così come nel taijiquan e nel qigong, jing e shen sono due elementi della triade della quale fa parte anche il nostro amico qi. Se ci sono jing e qi, allora c’è buono shen (cioè siete vispi), se jing o qi sono deboli, allora anche lo shen sarà debole. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che 

 

se:

 

-la vostra costituzione ereditaria (il jing prenatale) è particolarmente debole, potreste essere ritardati (di capa).

-il vostro processo di assimilazione delle essenze dei cibi (jing postnatale e qi, in maniere diverse) non funziona a dovere, sarete facilmente spompati.

-il vostro jing (pre o post natale che sia) è debole, sarete degli smidollati, vi farete mettere i piedi in testa facilmente, non avrete spina dorsale (e notare, il jing è conservato nei reni, e i reni producono il midollo: per l’importanza della postura nella "cultura cinese" rimando nuovamente ai tredici saggi sul taiji di chen man ching…).

 

Quest’ultimo punto è quello che fa sì che i ggiòvani indigeni, pur tremando come foglie, vadano a giro vestiti piuttosto leggerini: è un punto d’orgoglio mostrare che non sono smidollati (una cultura che ancora ci sente per queste cose, non posso negare che mi piaccia). Peccato che, pur volendo fare i ganzi, quasi nessuno di loro pratichi qi gong, e quindi vanno a giro in maglietta ma tremano di freddo: il che vuol dire non avere jingshen a sufficenza e in più essere piuttosto scemi, perché così sprecano un sacco di qi (gli unici che ho visto oggi in maglietta stavano giocando a basket).

 

Torniamo alla triade jing qi shen: perché stare impalati? Perché nella quiete, non importa se in chen bao, seduti a gambe più o meno incrociate o anche sdraiati, il vostro jing si trasforma in qi. Eheh, e qui ho detto tutto. La trasformazione del jing in qi è uno dei puntelli e paletti del qi gong, e devo ammettere di non avercela completamente chiara, anche se la giornata di oggi sta dando qualche contributo significativo. Fatto sta che quando a mattina o sera sto seduto immobile un’ora di fila, alla fine di quest’ora sono piuttosto caldo. Ricordo di aver letto che il maestro di Wang Xianzhai lo faceva stare impalato "finché attorno ai suoi piedi non si erano formate pozze d’acqua" [questo all’incirca all’età di otto anni, alla faccia dei diritti dei bambini].

Il qi, questo sconosciuto. Nell’ideogramma classico di qi abbiamo del riso, l’asterisco sotto, che sprigiona vapore, le linee sopra. Il qi originario, sorgente o chiamatelo un po’ come volete, stando alla medicina cinese, è prodotto dalla "bollitura" del jing: i reni sono visti come un calderone nel quale il jing viene portato a bollire e poi evapora, e quel vapore è il qi.

 

Ahah, che ridere, come direbbe ale der berliner**. Mentre stavo scrivendo, Yagi, che stava appallottolata con la testa sulle mie gambe, si è alzata per andare in bagno, è svenuta nel cesso, non contenta, realizzando che forse si trattava di un problemino col monossido di carbonio si è rialzata di scatto come eroica kamikaze e si è lanciata a salvare il suo ganzo da morte certa per asfissia, che tenera, e mentre cercava di aprire la porta del salotto è svenuta per la seconda volta, davanti ai miei occhi un po’ perplessi. 

Direi che l’intossicazione è riuscita, almeno per lei, il che conferma un paio di cosine sul qi gong :D Ora è tornata appallottolata come una gattina, e la bacinella coi carboni è stata messa in punizione in terrazza.

 

Torniamo al qi, questo intraducibile. Il qi è esprimibile ma non è immediatamente traducibile perché non esiste un termine solo che possa tradurlo. Il qi è l’ossigeno nell’aria e nel sangue, ad esempio. Ma è anche l’idea della continuità dell’ente (fate conto che se il tavolo è di legno e l’aria è una miscela di gas, entrambi sono composti da protoni, neutroni ed elettroni, solo in diverse forme di aggregazione). E’ l’aspetto funzionale degli organi interni. Insomma, ogni volta che si parla di qi bisogna capire di cosa si parla.

 

Questo non toglie che mi frulla un’idea per la testa, che sgancio a bomba su questo taccuino digitale pubblico: ai tempi dei tempi, quando i primi signori del qi iniziarono a capirci qualcosa… o forse non è che i signori del qi hanno iniziato a capire, ma col tempo hanno iniziato a non capire, perché finché seguivano il dao, senza troppi ragionamenti, certo il loro qi stava proprio bene, essendo quello la bussola dell’esistenza. Orpo.

Allora, vediamo di non frustrare troppo il fin troppo volenteroso lettore:

 

1) meno condizionati siete, più sentite i vostri ritmi e le vostre esigenze naturali. Questo vuol dire, come dicono gli zenioti, mangiare quando si ha fame e dormire quando si ha sonno, ma vuol anche dire che si sa piuttosto chiaramente cosa si vuole mangiare, dove si vuole dormire (ad esempio, in che direzione rivolgere la testa, ah! il fengshui).

2) I vostri ritmi e le vostre esigenze naturali si potrebbe tradurre con "i moti mareali e i ritmi del qi".

3) prendiamo in considerazione condizioni piuttosto rigide: il freddo e il qi gong sono ottimi compagni, è anche per questo che recentemente mi sono divertito a passare i fine settimana in montagna. Quando stavo a San Qing Dian, e prima ancora quando dormivo nel Kongzi Miao, alle volte si belava dal freddo e non c’era nessun riscaldamento: fondamentalmente l’unica cosa che mi riscaldasse erano i miei coglioni. E non dico per scherzo.

4) Il jing di cui sopra, quello che poi produce il qi, è sì l’essenza prenatale ricevuta dai genitori (la "costituzione" di un individuo), è sì l’essenza estratta dai cibi, ma guarda caso per i cinesi è anche l’energia sessuale, specialmente per gli uomini (no, ancora non mi è chiaro come funzionino le donne). Tant’è che molti tipi di qi gong prevedono l’astinenza sessuale per creare l’effetto "calciatori in ritiro". Notoriamente, quando un maschio non fa sesso, ad esempio quando sta qualche mese in un tempio taoista in mezzo a un bosco su una montagna, ma è solo un esempio, i suoi testicoli si gonfiano, e diventano un’ottima fonte di calore, che se non viene raffinato produce facilmente aggressività (immagino storicamente un valido motivo per non avere donne negli eserciti).

5) Il qi gong presuppone appunto l’ulteriore raffinazione del jing in qi. Morale e ascetica, lunga vita e illuminazione vanno di pari passo: se vi lasciate prendere dalle emozioni, e in particolare dalla rabbia o dalla "brama di sesso", consumerete jing e qi, e non riuscirete a raffinare il jing in qi. La "brama di sesso" è fondamentalmente lo scopare troppo e pensare troppo al sesso, ma una vita sessuale equilibrata è molto più sana, in termini di qi gong, di un’astinenza forzata e prolungata. Spesso il sesso può riequilibrare yin e yang meglio di qualsiasi altra cosa.

5/bis) le emozioni sono, se in eccesso, semplicemente un modo di esprimere cattivi usi e/o funzionamenti del qi. O viceversa.

6) Le emozioni sono ormoni. Le emozioni sono manifestazioni degli organi (o come tradurre "ormone" in cinese classico). Le emozioni sono corpo.

7) L’unità mente corpo non è un dato-per-scontato ma neppure irraggiungibile.

[…]

85) gli uomini primitivi non avevano riscaldamento a riscaldarli, non avevano un capufficio/padrone/relatore a stressarli, non avevano una scuola elementare media superiore a indottrinarli. Tutto sommato, se la dovevano passare bene. Probabilmente avevano un sistema immunitario, o in termini cinesi un controllo del qi, e particolarmente del qi "esterno", veramente potente.

86) alé, mi sono finalmente ricordato dove volevo arrivare: il qi gong è fortemente collegato alla questione della gestione termica. Fuori fa freddo ma voi dentro avete caldo. Perché? Uno, perché avete fatto un’abbondante colazione (cioè vi siete riforniti di qi, un qi in questo caso non molto puro ma che comunque funziona). Due, perché avete un buon controllo del qi esterno, potete cioè sigillare il corpo e ridurre la dispersione di calore. Tre, avete raffinato così tanto jing in qi che non avete neanche bisogno di mangiare troppo (con calma, a questi livelli dice ci si arrivi con mooolta calma). Fatto sta che finché la temperatura è tranquilla, il vostro corpo non è sollecitato a far partire il motorino del qi (iu-uuuuu, ci siamo arrivati!), ma quando belate dal freddo e siete così fave da mettervi in maglietta, allora zac, o c’è il lavoro di qi o vi si geleranno le caccole nel naso…

87) L’assunzione di mariuana è facilmente resa sgradevole dall’eccesso di yang che produce, insieme al galleggiamento selvaggio del qi (che tradotto in italiano vuol dire non capire niente e andare in paranoia, possibili palpitazioni ecc.). La cosa figa di fumare quando vi esponete a un freddo bestia è che fondamentalmente avete tutti gli effetti positivi, vasodilatazione, rilassamento delle giunture ecc, mentre gli effetti negativi sono segati dal freddo. O dell’importanza di sapere l’equilibrio dello yin e dello yang…

 

Comunque, per farla breve, il punto che mi premeva era: [condizioni rigide, ottimo qi gong, e non a caso.]

 

 

*Stefano, se ti stavi chiedendo dove è la tua felpa più kaos, ora lo sai. Almeno, credo sia tua.

**Ale, mi spiace, la storia degli orecchini (che sicuramente ti stanno benissimo) e degli agopunti l’ho già sentita ma non saprei proprio che dirti, secondo me il corpo si abitua e si riequilibra da sé, quindi non hanno alcun effetto a lungo termine.

9 responses to “Start your inner engine! [qi gong]”

  1. neri

    Per limare gli angoli più spigolosi del mio potentissimo qi gong, ieri sera mi sono preso una sbronza che neanche a 15 anni uno si riduce così…

  2. mosq

    :D spassoso e molto interessante.. mi sono annotato tutto e ci penserò.

    mmm, occhio alle intossicazioni (è la parte che non mi ha fatto ridere).

    novembre milanese, esibizione per strada: 2 paia di pantaloni, doppia maglietta, maglia di lana, felpa, cappellino. dopo 2 minuti avevo caldo, dopo mezz’ora mi stavo mangiando corso vittorio emanuele, finito tutto dopo un paio d’ore avrei potuto strizzare le cose che avevo addosso e avevo un solo pensiero: doccia calda.

    mi piace il nuovo ambiente, un po’ di verde!

    ciao,
    m.

  3. neri

    allora secondo me puoi pure sperimentare la versione doppio pantalone e solo maglietta… però avrei degli scrupoli sul sudare, a quel punto…

  4. ET

    appunto, è la parte che non fa divertire. Dì, ma esisteranno anche a km le stufette elettriche o a quant’altro non intossichi… prego, fateci dormire tranquilli!

  5. josep

    una notizia da gennaio sarò a malaga spero per molto ma molto tempo…un abbraccio..

  6. mosq

    è stato inevitabile :D
    … ma ne è valsa la pena, i passanti erano divertiti e increduli, noi su un altro pianeta… sarebbe un onore mostrarti dal vivo le nostre “forme” (il virgolettato è obbligatorio) e più grande piacere sarebbe poter vedere dal vivo le forme in cui ti stai esercitando…

    ciao,
    m.

  7. neri

    ET, no problem, le stufette elettriche esistono e yagi sta pure facendo buon uso (accorto e coscenzioso) di uno scaldaletto elettrico. Per quel che mi riguarda, invece, spero di passarmi le vacanze invernali in montagna a sbollentarmi tra orsi e felci, che sto tornando a essere un po’ troppo caldo.
    Josep, c’è un mondo dietro a questa affermazione, o è “solo” che C. è più rotonda dabbasso? :p
    Mosq., grazie per quello che dici. Magari ci sarà occasione (e sono sicuro che ti annoierai a morte :D )

  8. neri

    quello che più precisamente dicono gli zenioti è mangiare quando si mangia, dormire quando si dorme, che non è legato al sentire i ritmi del qi, ma allo stato di presenza e consapevolezza – lucidità cui mirano. vabbè, rendeva l’idea, spero.

  9. otted

    si, rendeva l’idea.