Evocazioni lente

L’allontanarsi dalla natura priva l’uomo di un intero campo di percezioni e reazioni fisiologiche naturali [!]. La riduzione dello spreco porta ad un allargamento della banda percettiva. Le influenze ambientali/climatiche/cosmiche cadono a pioggia su un terreno uniformemente fertile perche’ aperto.
Tra terra e cielo. Anche solo scendere a Weishan allontana sensibilmente l’ingombrante presenza del cielo. Le nubi passano su weibaoshan. Non sprecare avvicina agli animali. Il topo entra nella stanza senza troppo dare conto della mia presenza. Un ragno enorme si e’ piazzato in una custodia da chitarra pregressa. Il gatto e’ perfino arrivato alla zona fuoco/cibo, ma per lui non ho carne (nemmeno per me se per questo). Il topo passa meno tempo in zona fuoco, forse. Gli uccelli si posano bassi, beccano vicino. Scappano, ma non allarmati.
Il corpo cambia. Le mani sono il mio nuovo giochino. Ma anche le anche sono divertenti. Si allena, addestra il corpo, si esercita rinforzando il sistema nervoso tutto, periferico (sensibilita’), centrale (coordinazione, progressiva dissociazione degli emisferi a livello percettivo e motorio), e midollare (laddove nel midollo passa un bel po’ di roba). Le articolazioni si aprono, avrei detto un tempo, perche’ il primo passo e’ stato quello: l’irrorazione piuttosto morbida di qi nelle articolazioni. L’irrorazione di qi nelle articolazioni, a quanto pare una meta piuttosto semplice da raggiungere e da cui e’ sensato retrospettivamente iniziare, irradia nei tessuti circostanti. I muscoli in cui il qi fluisce liberamente non ristagnano sangue, vedi macroscopicamente cosce e soprattutto culo, e quindi non sono rigonfi (questo a patto di ridurre sensibilmente l’introduzione di carni grasse nell’organismo). I tendini, ammorbiditi dal tepore delle articolazioni irrorate, si modellano su di esse. La perdita di rigidita’ dei tendini (vedi il discorso sul "ritornare" come forma di movimento del Dao), li rende piu’ elastici, piu’ forti e piu’ resistenti, via via si fanno come la corda di un arco. Le ossa ancora sono abbastanza mute, ma mani e piedi, nocche e sottopiede, respirano.
Ritorniamo all’allargamento di banda. O anche.
La riduzione di banda trasmessa ricevuta e l’approfondimento della percezione. Le manifestazioni o fenomeni naturali difficilmente hanno grande energia e grande velocita’, ecco qui a 2800 metri col cielo che mi cova sul capo piu’ che altrove potrei restare impressionato da una tempesta con tuoni e lampi, ma finora non ne ho sperimentate. In compenso si danno, apparentemente all’improvviso, fenomeni di discreta energia che forse sono stati covati a lungo.
Fatto sta che dopo due giorni parecchio yang, in cui il mio umore ha oscillato tra brevi incursioni nella depressione e incazature incapaci di esprimersi, giorni in cui al massimo del piccio (scazzo, sfavo), ululavo nel bosco, a volte isolato, a volte abbastanza vicino a luoghi abitati da percepirne la variazione di umore, dopo due giorni che senza rendermene conto lo stavo chiamando, il lupo e’ arrivato.
Con certi animali, diceva DongFang, gli fai capire che quella e’ casa tua. Effettivamente, entrando ieri pomeriggio nella mia stanza che manco ha una porta, ma una stuoia precaria di cui il vento fa cio’ che vuole, entrando avevo scorto quella che sembrava una microscopica biscia, dello stesso colore delle foglie bagnate del te verde, solo che come un drago in miniatura aveva le sue belle quattro zampette(te), e quindi anche il piccolo drago era andato ad aggiungersi alla lista dei frequentatori del mio posto.
Stanotte mi sono svegliato,  nonostante mi fossi seccato due canne mentre allenavo il pennello prima di andare a dormire. Notte fonda. Sono li’ che ancora mi sto chiedendo com’e’ che mi sono svegliato, quando dalla corte arriva un ringhio, molto gutturale. E’ arrivato il lupo, e per qualche misterioso motivo il mio alluce sinistro e’ fuori dalle coperte.
Passano tutta una serie di pensieri per la testa, mentre il cuore aumenta il ritmo e mi richiede un po’ di concentrazione il non respirare troppo pesantemente. Ad esempio dei pensieri: per quanto stimolante possa essere confrontarsi con il buio (vedi oltre), non ho troppa voglia di lasciare che un lupo mi entri in "casa" senza vederlo. Quindi sono contento di essermi inventato una soluzione che mi consente di spegnere la luce (e in questo unico caso accenderla) senza alzarmi dal letto.
Penso anche che DongFang viveva qui senza disporne, del mio interruttore, e nonosante questo non e’ stato mangiato da un lupo,e che magari la prossima volta non accendero’ la luce. Penso anche a cosa sia meglio in termini di lotta: il mio coltello e’ in cucina, e tanto meglio, non credo che un coltello con la lama di sei sette centimetri e senza punta potrebbe impressionare troppo un lupo. Lo shuan gun, o nunchaku, l’unica arma strettamente tale che possiedo, e’ troppo distante e comunque non lo so maneggiare, tantomeno mentre sto seduto su un letto (nel senso, io mi metto spalle al muro nell’angolo, te se proprio vuoi venire vieni), cosi’ opto per un palo che avevo abbandonato ai piedi del letto, un bastone da passeggio di quelli che piacciono a me, salvo poi ricordarmi del bastone che sta sotto al letto, e che senza prove certe ho sempre attribuito a DongFang. Me ne ricordo perche’ all’immprovviso la biforcazione da rabdomante ad una delle estremita’ assume tutto un altro senso: colpisce e lacera meglio di una punta singola.
Il lupo resta fuori, continua a curiosare in zona per un po’, io tramesto, raccatto bastoni, faccio rumore, anche perche’ a questo punto devo pisciare (cosa abbastanza normale se mi svegli alle cinque del mattino). Esco, fuori non c’e’ piu’ nessuno, piscio, torno a letto, cade una penna per terra, ho uno schizzo di adrenalina.
Va tutto bene.

15 responses to “Evocazioni lente”

  1. mosq

    non ricordo bene ma forse un po’ di tempo fa ho già provato a lasciare un commento sul tuo blog.
    oggi la giornata lavorativa mi ha lasciato un po’ di tempo insospettato e dopo aver fatto un giro su noblogs ho visitato beirut. Da lì sono giunto qui e ho letto con grande piacere gli ultimi post.
    Sono contento di aver speso così il mio tempo.
    Che stai facendo una bella esperienza non c’è bisogno che te lo dica, perché si capisce bene che stai vivendo bene. magari a volte faticando un po’ ma direi che te la stai godendo. quantomeno questa è l’impressione che fai a uno che non ti conosce e vive nella babylon milanese la frenesia quotidiana. e cmq il lato tao è quello che mi interessa, letto e riletto zhuangzi, letto e riletto l’iching, sto leggendo il liezi. mi devo far prestare lo scimmiotto da un amico ma la lettura più tao fatta di recente sono le poesie di li po. conosci? solo che in italiano si trova pochino e tempo per imparare il cinese ne ho pochino… Quindi è molto interessante per me vedere te che sei là a studiare veramente queste cose. è tutto. ciao!
    m.

  2. fra ant

    Ciao carissimo.
    È veramente troppo tempo che non ci si vede e non ci si sente. Ho saputo solo di recente che sei finito dall’altra parte del mondo. Ogni volta che ci penso mi ricordo di quella frase, buttata lì da me, un’estate salentina di tanti anni fa, credo durante un anarchico allenamento di wing chun: “no io non ci potrei mai andare in Cina, perchè se ci andassi ci resterei minimo cinque o sei anni”. E infatti ci sei andato tu. In questi ultimi due giorni ho letto tutto il tuo blog, come se fosse un romanzo. Spettacolare. Non approvo tutto, ma quello che approvo lo condivido in pieno. Scrivimi, se ti va, così ti racconto cosa me ne faccio della mia vita.
    A presto.

    Ps1: tutti gli animali temono il fuoco.
    Ps2: edizione completa ed integrale (e gratuita) di “Viaggio ad Occidente”, ovverosia il romanzo di Scimmiotto, Sun Wu Kong, per gli amici Goku, su http://www.liberliber.it/…/wu_cheng_en/index.htm
    Ps3: se, putacaso, incontrassi il Buddha, uccidi il Buddha.

  3. fra ant

    Ciao carissimo.
    È veramente troppo tempo che non ci si vede e non ci si sente. Ho saputo solo di recente che sei finito dall’altra parte del mondo. Ogni volta che ci penso mi ricordo di quella frase, buttata lì da me, un’estate salentina di tanti anni fa, credo durante un anarchico allenamento di wing chun: “no io non ci potrei mai andare in Cina, perchè se ci andassi ci resterei minimo cinque o sei anni”. E infatti ci sei andato tu. In questi ultimi due giorni ho letto tutto il tuo blog, come se fosse un romanzo. Spettacolare. Non approvo tutto, ma quello che approvo lo condivido in pieno. Scrivimi, se ti va, così ti racconto cosa me ne faccio della mia vita.
    A presto.
    Fra Ant

    Ps1: tutti gli animali temono il fuoco.
    Ps2: edizione completa ed integrale (e gratuita) di “Viaggio ad Occidente”, ovverosia il romanzo di Scimmiotto, Sun Wu Kong, per gli amici Goku, su http://www.liberliber.it/…/wu_cheng_en/index.htm
    Ps3: se, putacaso, incontrassi il Buddha, uccidi il Buddha.

  4. fra ant

    Ciao carissimo.
    È veramente troppo tempo che non ci si vede e non ci si sente. Ho saputo solo di recente che sei finito dall’altra parte del mondo. Ogni volta che ci penso mi ricordo di quella frase, buttata lì da me, un’estate salentina di tanti anni fa, credo durante un anarchico allenamento di wing chun: “no io non ci potrei mai andare in Cina, perchè se ci andassi ci resterei minimo cinque o sei anni”. E infatti ci sei andato tu. In questi ultimi due giorni ho letto tutto il tuo blog, come se fosse un romanzo. Spettacolare. Non approvo tutto, ma quello che approvo lo condivido in pieno. Scrivimi, se ti va, così ti racconto cosa me ne faccio della mia vita.
    A presto.
    Fra Ant

    Ps1: tutti gli animali temono il fuoco.
    Ps2: edizione completa ed integrale (e gratuita) di “Viaggio ad Occidente”, ovverosia il romanzo di Scimmiotto, Sun Wu Kong, per gli amici Goku, su http://www.liberliber.it/…/wu_cheng_en/index.htm
    Ps3: se, putacaso, incontrassi il Buddha, uccidi il Buddha.

  5. fra ant

  6. maodun

    Ahahahah, bene, bene. Altri libri da leggere, vecchi amici che ripassano, bene bene.

  7. maodun

    ma soprattutto, nuovi amici.

  8. mosq

    domanda forse scontata: cosa intendi per “irrorazione di qi nelle articolazioni”?
    e come fai? col taichi? altri modi possibili?

    ciao,
    m.

  9. maodun

    brevemente: qi-gong. che, mi rendo conto, vuol dire poco, messa così.

  10. mosq

    :)
    bé è un po’ sintetico pero grazie. cercherò di capire ugulamente.
    le domande avevano una loro ragiona data dall’interesse per le mie articolazioni :)
    mi spiego: faccio capeira angola da 12 anni e la cura delle articolazioni è fondamentale. cercherò di capire come il qi-gong mi può aiutare.
    ciao.

  11. mosq

    ops, scusa i refusi !
    sarà la tastiera o sarò io…

  12. maodun

    non mi piace fare anticipazioni ;)
    però tra i post nella categoria l’arte della guerra dovrebbe esserci già qualcosa al riguardo.

  13. ozio

    ti sento in forma, sono contento. invidio, seppur in posizione privilegiata rispetto agli altri fiorentini, la tua attuale dimora.
    anch’io penso di cominciare ad entrare meglio in queste pratiche di percezione del corpo( ma anche della mente, se possono anche solo essere nominate distinte). molto lo devo, oltre che a sensei, alla scuola di tui-na che dal mio modesto e molto ignorante punto di vista sembra molto buona….. ma questo a te interesa anche poco….insomma stammi bene e progredisci non imparare ma apprendi così quande tu torni dovrai tuo malgrado :) manifestare la saggezza….. bonaaaaa

  14. maodun

    non posso che scappellarmi di fronte al mio fratellino fratellone. Massaggiandomi HeGu (fegato4) ti saluto, chissa’ che non ci si veda presto…

  15. maodun

    grande intestino, non fegato…